JPG vs RAW
“Essere o non essere?”, celebre dubbio amletico, si potrebbe tradurre in tecnica fotografica con “Raw o Jpg?” Il RAW necessita di essere sviluppato in un secondo momento e pesa più di un JPG che, invece, può essere utilizzato immediatamente. Quindi, se si cura bene la ripresa, la scelta può essere correttamente orientata a favore del JPG. Ma se qualcosa va storto, e a me ogni tanto succede, allora sono guai, non sempre irreparabili, ma che portano ad un risultato sicuramente molto inferiore.
Questa estate, in vacanza con la famiglia, ho affidato la Canon G15 nuova di zecca al cameriere affinchè ci immortalasse con i commensali. Avevo precedentemente usato la fotocamera in manuale e volutamente non avevo attivato il flash per catturare al meglio la situazione di luce ambientale. Questo è il risultato di fronte al quale mi sono ritrovato quando sono tornato in camera e ho controllato le foto.
“Riuscirò ad aggiustare questa foto esportando il RAW?” mi sono chiesto e una volta tornato a casa ci ho provato. Ecco qui il risultato ottenuto esportando il RAW. Niente male vero?
Sotto invece, c’è il risultato ottenibile lavorando il file prodotto dalla fotocamera in JPG. Accettabile, rispetto al punto di partenza, ma assolutamente peggio del file ottenuto elaborando il RAW. Morale della favola: quando acquistate una fotocamera, anche compatta (come la Canon G15 e tante altre) controllare che abbia la possibilità di scattare il RAW e poi usatelo. O almeno scattate in RAW+JPG per tenervi aperta la strada in caso di malaugurati errori. Se invece non disponete di un budget sufficiente per acquistare una fotocamera che scatti anche in RAW, adesso sapete che anche una foto che sembra da buttare, affidata a mani esperte può diventare accettabile.
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